La Cooperativa FAI, con il sostegno della Provincia di Pordenone, organizza lo spettacolo di chiusura del laboratorio annuale di Danceability, che si terrà domenica 8 giugno alle ore 20.30 presso l’auditorium Concordia di Pordenone.
Non è né una terapia, né una danzaterapia, ma una pura e semplice espressione artistica e creativa; la Danceability permette a persone con differenti possibilità fisiche di incontrarsi e danzare insieme. Si è sviluppata a partire dagli anni 80 dalla Contact Improvisation, utilizzandone i principi base. Attraverso un lavoro di concentrazione sul proprio corpo, aiuta a trovare nuove modalità di espressione, immediate e dirette. Non esistono criteri di adeguatezza, non si tratta neppure di seguire codici espressivi o canoni estetici; il gioco va nella direzione dell’esplorazione delle sensazioni corporee quotidiane, dei movimenti magari più banali.
“Un mondo fantastico”, questo il titolo dello spettacolo, sarà un incontro magico in cui persone con diverse abilità fisiche avranno l’occasione di danzare insieme e di tessere la trama di un racconto composto dall’intensità dei gesti e dall’espressività dei corpi, un momento unico dove energie ed emozioni potranno manifestarsi e fondersi.
La performance è il risultato di un workshop iniziato a ottobre, condotto, oltre che da Lorella Ideari, operatrice FAI nell’ambito della disabilità e coordinatrice del progetto, da Roberto Pizzuto, danzatore, regista e coreografo che si è dedicato anche alla sceneggiatura dello spettacolo. Un importantissimo supporto per il gruppo, che si è potuto avvalere di una figura di spicco formata nella danza contemporanea con studi di tecnica Limon, Release, Cunningham, Graham, Classico e successivamente studi di teatro, Teatrodanza, teatro gestuale, regia teatrale e tecnica della coreografia. Vincitore di vari premi a livello internazionale come coreografo, Pizzuto è stato danzatore ed insegnante di tecnica e ricerca coreografica per Stage Center di Palermo, Imago-lab di Firenze, Arte Danza di Firenze e Nast Maribor in Slovenia. Dal 1997 ad oggi è mimo-danzatore per il Teatro Alla scala di Milano, il Teatro Comunale di Firenze, il Teatro Carlo Felice di Genova e il R.O.F. di Pesaro.
“Un mondo fantastico” ha come tema la soglia, il confine tra la realtà condivisa e quella del sogno. All’inizio dello spettacolo le differenze appariranno nette, il mondo ci sembrerà distinto chiaramente; nel corso della trama si sfumerà verso il mondo dei sogni, un luogo in cui vengono create le cose del mondo, in cui la materia, la terra, sarà direttamente manipolata dagli uomini.
Grazie alla creazione, al gioco e alla danza, si entrerà tutti in una dimensione onirica, si supererà la linea della presunta normalità, accettando di partecipare alla scena dalla vita, là dove siamo e non dove appariamo.
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