Riportiamo il seguente comunicato dell’assessore Molinaro tratto dal sito della Regione Friuli Venezia Giulia.
Casarsa della Delizia (PN), 24 ott – “Davanti ad una crisi così lunga e generalizzata, che ha fatto venir meno diverse certezze, servono azioni che rimettano in moto non solo l’economia nel suo complesso, ma offrano prospettive nuove all’uomo. Per quanto riguarda la Regione si tratta di azioni mirate per la famiglia, per i giovani, per il volontariato e l’associazionismo. Comunque serve un impegno nuovo di tutti e a tutti i livelli, ovvero serve ‘lavorare assieme’ per costruire una società nuova e con valori fondanti. Il che è campo e ‘mission’ della cooperazione, specie quella sociale, che può offrire modelli nuovi di sviluppo, maggiormente permeato di eticità”.
Sono queste le conclusioni, ma anche l’appello che l’assessore regionale alla Cooperazione Roberto Molinaro ha rivolto oggi a quanti hanno partecipato al convegno su “La Cooperazione sociale nella provincia di Pordenone. Il progetto ‘Radici Coop'”, svoltosi nella sala convegni dei Viticoltori Friulani “La Delizia” a Casarsa, emblema stesso della cooperazione in Friuli Venezia Giulia. Ai lavori era presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale Maurizio Salvador. Come è emerso dai vari interventi (fra cui quelli del sindaco di Casarsa Angioletto Tubaro, del presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani, del presidente di Confcooperative Pordenone Virgilio Maiorano), il progetto “Radici Coop” – affidato per la realizzazione dalla Provincia di Pordenone a Confcooperative del Friuli Occidentale – intende promuovere e rafforzare la cooperazione sociale a partire dal rilancio dei valori cooperativistici e mutualistici. In sostanza – secondo il sociologo Paolo Tomasin – oggi la contabilità meramente economico-finanziaria non basta più. La “comunità” (che è la dimensione utilizzata per il progetto Radici-Coop, sul quale si sono soffermati in particolare Luigi Piccoli del Consorzio Leonardo e Antonella Viola del Centro Studi Scrosoppi) richiede una rendicontazione che tenga conto anche degli aspetti etico-sociali ed ecologico-ambientali. E questo dovrebbe essere il ruolo delle cooperative sociali.
L’intervento dell’assessore Molinaro – che ha elogiato il Progetto Radici-Coop per la forza che lo contraddistingue – è partito dall’analisi delle cause (globalizzazione, finanza senza etica, concetto negativo di “più consumi più sviluppo”) e degli effetti (il venire meno di certezze) della crisi per poi indicare alcuni obiettivi generali e le azioni possibili. “La crisi – ha affermato – ha aperto una stagione di aspettative deluse e di una contraddizione continua che nega l’equità; non solo: essa ha incrociato un cambiamento strutturale già in atto della società che sta portando all’affermarsi di nuovi bisogni. La rottura dei modelli del lavoro e del salario ha portato al precariato; il cambiamento del modello demografico all’invecchiamento della società; vi sono rischi ambientali nuovi; vi è la differenziazione etnica e sociale indotta dal flusso migratorio. Tutto ciò ha cambiato o sta cambiando gli stessi caposaldi della cultura italiana e occidentale”. In questa prospettiva, Molinaro ha quindi indicato come obiettivi generali la necessità “di avere una visione proiettata al futuro, la consapevolezza di una crescita differente. Una crescita che sia intelligente, inclusiva e sostenibile (in linea quindi con le scelte europee per il periodo 2014-2020). La coesione sociale è alla base di ogni dimensione di relazione, per cui servono ‘reti’ che facciano dialogare i singoli e i soggetti collettivi”.
Oltre a ciò – secondo l’esponente regionale – serve una vera innovazione sociale per dare risposte nuove ai nuovi bisogni; e serve un ruolo nuovo per le istituzioni. Per quanto riguarda la Regione le azioni intraprese riguardano la famiglia con l’aggiornamento della legislazione e con i “progetti delle famiglie” (1,9 milioni di euro ad associazioni e cooperative) e la “filiera dei servizi per la prima infanzia; l’azione per i giovani (nuovo disegno di legge) per l’attuazione dell’intesa statale (1,2 milioni di euro per il progetto “futuro valore giovani”; l’azione per volontariato e associazionismo con un nuovo disegno di legge.
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