L’Impresa Sociale Cooperativa “Il Ponte” o.n.lu.s. nasce il 19 gennaio 1990 per iniziativa di un gruppo di volontari dell’associazione “La Ginestra”, a conseguenza di un preciso stile di vita che ha il suo punto di forza nella condivisione delle esperienze di vita e della quotidianità con persone in situazione di disagio e quindi nel promuovere l’inclusione sociale.
Dopo un esame delle risorse del territorio, il gruppo fondatore, ha rilevato una mancanza di risposte adeguate alle esigenze di quella fascia di persone adulte che vivono in situazioni di insufficienza mentale, di disagio psichico. Si individua come sede ideale della cooperativa un’antica casa padronale che si affaccia su una corte, immersa nella campagna, ritenendo importante il connubio benessere - ambiente .
Evoluzione della cooperativa
Febbraio 1992: inizia l’attività della Casa Famiglia (gruppo appartamento per disabili psichici) in convenzione con l’Azienda Sanitaria Marzo 2002: prende vita il progetto “Malolako” che struttura e consolida l’attività diurna Ottobre 2006: il progetto “Malolako” entra in convenzione dei Centri Diurno con l’Azienda Sanitaria Agosto 2008: la Cooperativa viene riconosciuta “Fattoria Didattica” Utenza
Persone con ritardo mentale e/o psicologico dove la famiglia non è presente oppure è fonte di un ulteriore disagio. Persone con un momentaneo bisogno di un luogo/rifugio per recuperare un periodo di difficoltà. Persone inserite in un programma di “messa alla prova”(lavoro socialmente utile). La cooperativa crede nella convivenza tra persone con disagi diversi (ibridazione), perché lo stare insieme di più realtà possa rivelarsi “terapeutica”.
La Casa Famiglia
Accoglie persone adulte in condizioni di disagio sociale che si trovano in situazioni per le quali è opportuno un distacco temporaneo dalla famiglia. L’intervento consiste nell’accogliere e sostenere la persona, cercando di migliorare la qualità della vita attraverso lo sviluppo dell’autonomia, la valorizzazione delle capacità personali ed il recupero delle abilità relazionali. La funzione riabilitativa è affidata principalmente all’abitare in una casa dove tutti sono protagonisti della quotidianità propria e dell’altro. La casa famiglia è quindi un luogo di “transito” dove è possibile lo sviluppo di una residenzialità autonoma ed autosufficiente, o il raggiungimento di una coabitazione serena con la famiglia d’origine. La cooperativa offre anche uno spazio per accogliere un massimo di due persone senza fissa dimora, funzionando da luogo-rifugio, per aiutare a ritrovare una stabilità e un equilibrio psicologico sufficiente per un nuovo inserimento sia sociale che lavorativo.
Centro Diurno “Malolako”
Avviato nel 2002, è una attività diurna rivolta a persone che presentano una disabilità psichica o relazionale, con una sufficiente autonomia personale. All’obbiettivo di sviluppare e consolidare le abilità personali e relazionali, si aggiunge quello di verificare l’esistenza dei requisiti necessari per lo sviluppo di capacità, che possano portare ad un eventuale inserimento lavorativo. Lo svolgimento delle attività diurne si sviluppa all’ interno dei seguenti laboratori: laboratorio del verde, che prevede la cura del giardino, dell’orto/serra, dell’area dello stagno. Il laboratorio degli animali, che prevede il governo giornaliero degli animali da cortile quali oche, anatre, galline, capre, ecc. Con gli asini si sviluppa l’attività di trakking someggiato. Laboratorio di falegnameria, dove si svolgono lavori di manutenzione, costruzione, semplice restauro, recupero di vecchi mestieri. Laboratorio a favore della creatività, dove si utilizzano materiali di vario tipo, per sviluppare l’immaginario per esprimersi e raccontare. Laboratorio di autonomia abitativa, dove i ragazzi vengono coinvolti nelle faccende quotidiane: stiro, riordino della cucina, pulizie varie, il bucato, preparazione del pranzo, ecc. Il Centro Diurno ospita anche persone che il Tribunale invia per un programma di “messa alla prova” (lavoro socialmente utile) e/o Borse Lavoro.
Fattoria Didattica
Percorsi didattici per scuole e privati, che coinvolge il gruppo e si inserisce nelle attività del Centro Diurno “Malolako”. I percorsi sono: conoscere gli animali, l’habitat dello stagno, le vie interpoderali e degli argini, l’orto a portata di mano, alla scoperta dell’asino, laboratori del tatto e dell’olfatto e laboratori che si creano sull’esigenza del momento.
Abitare Sociale
L’esperienza della Casa Famiglia sull’autonomia abitativa dei ragazzi, ha rilevato la mancanza di piani concreti sull’abitare sociale. Si è quindi accolto con grande favore il progetto della Provincia (Abitare Sociale - Sperimentazione di percorsi di autonomia abitativa finalizzata a orientare nuove forme dell’abitare sociale), che ha portato ad effettuare azioni concrete. L’obiettivo è quello di dar vita a reti solidali dove i soggetti deboli possano trovare, oltre alla possibilità concreta di realizzare una autonomia dell’abitare, anche una risposta ai bisogni di inclusione socio-lavorativa. Il modello di inclusione sociale adottato, deve conseguentemente favorire, oltre i processi di autonomia personale, anche lo sviluppo di reti di comunità.
Autonomia Abitativa
L’obiettivo che noi ci prefiggiamo è quello di dar vita a reti solidali entro le quali i soggetti deboli possano trovare, oltre alla possibilità concreta di realizzare una autonomia dell’abitare, anche una risposta ai bisogni di inclusione socio-lavorativa. • L’operatore è il mediatore /facilitatore che accompagna la persona, non solo nel percorso del progetto individualizzato, ma anche nella comunità locale.
Territorialità
Nel movimento di sviluppo e di innovazione della cooperativa, ha avuto un ruolo importante il dibattito che si è creato all’interno del Forum delle Fattorie Sociali di Pordenone (del quale facciamo parte). La partecipazione al Forum ha fornito alla cooperativa nuovi stimoli per creare attività innovative finalizzate al raggiungimento di un “benessere di comunità”: infatti l’obiettivo della cooperativa è sempre stato quello di coinvolgere il territorio e la comunità locale rafforzando la partecipazione dei volontari, degli operatori, dei ragazzi (utenti).
Si è dato così avvio ad un Gruppo di Acquisto Solidale (G.A.S.) e alla sperimentazione dell’ orto biologico/biodinamico in cui il prodotto della terra è visto anche come bene “condiviso e relazionale”. In questa logica la cooperativa si auspica di rimuovere l’assunzione della delega da parte della comunità o dei Servizi, proponendosi come attivatori di cambiamenti, per nuove relazioni possibili, dove il dare e ricevere non è fatto scontato e dove la centralità della diversità diventa finalmente parte integrante di una nuova crescita “sostenibile”.
Mappa
Impresa Sociale Il Ponte Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S.
Via Tremeacque, 70 - Ghirano di Prata di Pordenone