La chiamano una “normale casa diversa”. È Casa Padiel tenacemente voluta dall’indimenticato parroco don Pierluigi Mascherin e realizzata grazie alla donazione di suor Elisa Cipolat Padiel. Da tempo la struttura ospita una comunità di persone diversamente abili che, impegnate in varie attività, hanno creato anche un loro periodico, comunicando anche tramite internet (sito “Il bucaneve onlus”). Hanno voluto dare alla pubblicazione il nome “La cornacchia” che non esita a farsi sentire per chiedere quanto gli spetta. E da diversi anni che esce il trimestrale diretto da Rita Basso, arrivato al decimo numero, dedicato, oltre che ai diritti dei disabili, ai dodici anni di Casa Padiel, inaugurata il 15 aprile 2002, ai vari compleanni degli ospiti, all’Adunata nazionale degli alpini. […]
A questo link trovate l’articolo completo del «Messaggero Veneto» del 10.07.2014.
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